
FOTOGRAFIA DI RICCARDO PIERI
Riccardo Pieri, fotografo di emozioni
Cosa significa fotografare matrimoni oggi?
Significa emozionarsi e dare vita ad un racconto personale, un reportage fedele fatto di stati d’animo, condivisioni e soprattutto persone che hanno reso meraviglioso il giorno più importante nella vita di una coppia 🙂
Tutto questo con uno stile personale e “fuori moda”.
Perché le mode passano, proprio come dice Riccardo Pieri 😉
Il 23 Marzo, Riccardo sarà uno dei relatori al Photography PRO Day 2019: in attesa del suo intervento, ho scambiato con lui qualche parola per capire com’è oggi la fotografia matrimonialista 🙂

FP: Raccontaci chi sei 🙂
Piacere, sono Riccardo!
Amo la vita, i viaggi e la mia famiglia. Tutto ciò che è naturale mi mette di buon umore per il semplice motivo che odio la finzione, dovuta ad ogni contesto.
Odio svegliarmi presto al mattino, rispondere in tempo reale ai messaggi, ma soprattutto odio i luoghi comuni.
Fare il fotografo per me vuol dire emozionarsi, scoprire e condividere: amo con tutto me stesso il mio lavoro, da sempre. Sono tra quelle persone fortemente convinte che se qualcosa va male nella nostra professione dipende quasi sicuramente da noi stessi e dal nostro approccio; dare la colpa agli altri è fin troppo facile e dannoso.
FP: Quando e come è iniziata la tua carriera da fotografo matrimonialista?
Sono fotografo matrimonialista dal 2012, è iniziato tutto per caso, o quasi.
Forte di questa passione ho deciso di lasciare il mio lavoro precedente per dedicarmi a tempo pieno al settore fotografico.
Inizialmente i dubbi mi perseguitavo ogni secondo, e ancora oggi, a distanza di quasi 7 anni non se ne sono andati. Credo che questo sia anche normale perché ogni giorno siamo costretti ad affrontare nuove sfide per fa si che la nostra professionalità resti tale.

FP: Cosa significa per te fare il fotografo matrimonialista oggi?
Tanto…veramente. Per chi ci affida il compito di raccontare uno dei giorni più importanti della vita dobbiamo avere sempre massimo rispetto e concentrazione unita, ovviamente, ad un’alta tecnica fotografica.
Con tutti i mezzi che ormai hanno a disposizione i nostri clienti, direi proprio che sono abituati a vedere ottime immagini, per cui dobbiamo cercare di stupirli, ma sopratutto emozionarli, con ogni mezzo possibile.
FP: Usi i social network? Sono utili nel lavoro di un fotografo?
Non usare oggi l’aiuto dei social network per mostrare e, soprattutto, promuovere la nostra attività, sarebbe veramente dannoso per la nostra professione. Attenzione, però, a non abusarne o a credere che possano sostituire la nostra personalità: questo ancora non è possibile. Ricordatevi un’altra cosa, forse la più importante: avere tanti like non significa che le nostre fotografie sono migliori rispetto ad altre con pochi.
FP: Come vedi il rapporto tra fotografia e post-produzione?
Credo che entrambi gli argomenti vadano di pari passo. Fotografare e post-produrre in un determinato modo ci permette di avere una precisa personalità in termini qualitativi del lavoro. Credo altrettanto fortemente che una pessima fotografia non potrà mai diventare bella grazie ad un’accurata fase di elaborazione, invece una buona fotografia grazie ad un’ottima post-produzione possa diventare vincente.

FP: Ti occupi personalmente della post-produzione dei tuoi scatti?
Assolutamente sì! Come ho detto in precedenza, fa parte del nostro modo di vedere la fotografia, in particolare quando riguarda un racconto personale; al contrario invece, se si tratta di scatti di Still Life oppure di architettura non avrei alcun dubbio, mi affiderei a chi meglio di me sa usare i vari programmi di elaborazione grafica.
FP: Che consigli daresti a chi vuole fare il fotografo matrimonialista oggi?
Bisogna avere uno stile proprio e fresco, senza trarre spunto dai tanti blog che si trovano in giro. Le mode passano, il vostro gusto non lo farà mai se lo tenete costantemente attivo.

FP: Il 23 Marzo sarai ospite del Photography PRO Day. Di cosa parlerai e quali strategie condividerai?
Sarà per me un grande onore prendere parte al Photography PRO Day e cercherò prima di tutto di trasmettervi la mia passione per la fotografia e vi darò qualche consiglio utile per intraprendere questa fantastica professione.
FP: C’è qualcosa che vorresti dirmi e che non ti ho chiesto?
Una cosa vorrei dirla: per fare questo lavoro dobbiamo essere prima in pace con noi stessi, altrimenti non possiamo certamente esserlo con gli altri e questo trasparirebbe dalle nostre foto.

FP: Ci vediamo il 23 Marzo allora 😉
Francesca
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MARKETING E COMUNICAZIONE NEL MONDO DELLA FOTOGRAFIA
La rivoluzione della fotografia secondo Luca Pianigiani
Luca Pianigiani è un giornalista molto impegnato che, tra un lavoro e l’altro, mi ha sopportata e ha risposto a qualche mia domanda in vista del Photography PRO Day 😉
Luca, infatti, sarà uno dei relatori dell’edizione 2019 e il suo intervento si focalizzerà su com’è oggi la fotografia in un mondo quasi completamente digitale 🙂

FP: Scrivi di fotografia su Jumper.it: ti impegni anche a fotografare? Com’è nata la tua passione per la fotografia?
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